Dei giorni... il sentire ?!?Mi han dato un abito ...
e così mi adeguo a ciò che vuole la gente
ma i miei intenti lascio
al libero pensare della mente;
se pur sembro ciò che altri vuole
posso rifugiarmi in salubri ripari.Ed è un abito a festa
che debbo dire: non m'impastoia;
altro mi attrae
e si prodiga nel porgermi "cibo"
gradevole, al palato;
ma che alle narici è profumo soave.Profumo ... come un raggio
che riporta nell'intimo la memoria
viva, cosi com'era
nella trascorsa giovinezza ... che non ritorna!?!
ma è vero solo in parte:
nel " sentire" rinviene ... se lo si possiede!...s'affaccia dolce e viene
in foggia di conforto;
la senti nelle vene
nell'ammirare un fiore non colto;
o quando cala la sera
ed avverti che "il giorno" è lì ...così com'era;
certo ... a volte è tetro
o è il cielo limpido a farlo sereno
ma per altro è sempre distinto
lo additi in mille modi ... ed indulge;
mantiene sempre il suo aspetto
e non sembra desideri mutarlo.Così è il "sentire" ! ...
se ci si pensa, ad ogni età è vivo ...
ed è cucito ai giorni
se muore o meno, non lo si saprà mai;
indossa i suoi "abiti"
ed in quelli, a volte, puoi ritrovare i "tuoi".Gigi Angeli (Luras)
2° premio 2003 (Sezione poesia sarda inedita «Antonio Sanna»)