AGLI ORDITORI POETICI
Cari poeti, doni della natura
si richiedono, utili per tessere il panno,
se la tessitura risulta scadente è un danno
non fa nessuna figura nel negozio
non può essere omaggio quando non piace
se resta senza sfoggio nello scaffale
come uno straccio che non procura vantaggio
perchè il giovane amante possa vestirsi elegante
quando è scarsa la roba del mercante.Con nuovo metodo tesso questa trama
non ho la smania di concluderla.
Credo di riuscire a finirla
perchè mi interesso e impiego la mente
come un tessitore intelligente
faccio maglie, m'illudo dell'onore
concludo per chi è un fiacco autore
per coprire il dipinto manto
complicato, distinto, ben rifinito.Un manto intessuto come questo
fatto senza errori, non ha paragoni
ben riuscito, giusto, speciale
robusto, ad Ippocrene fatto ex novo
propongo che me lo si faccia come prova,
tessetelo per mia soddisfazione
tutto col filo contorto(?) per compiacere
a chi lo capisce e lo ammira
e che a tesserlo aspetta e aspira.Tesso per me cappotto o gabbana
non temo il gelo denso dell'Everest
vado lontano in questo immenso sito
come un sovrano vinco ogni discussione
domino le vette daulaghiri e cancinciga(?)
il sardo orditore lo reputo inferiore
e senza riguardo disprezzo tutti
che procedono e rovinano le tessiture
imparano pur non rispettando le giuste misure.
Motto “Vivat sa Sardigna”
Premio Ozieri 1958