IL GIORNO DEI MORTIÈ oscuro questo giorno, ed assai triste;
il sole da grandi nubi è velato,
quasi come si fosse preparato
ad assistere a un rito doloroso.Un mesto rintocco lamentoso
mi ha riportato il vento da lontano
e il cuore mi ha tanto turbato,
da lasciarmi avvilito e confuso;
e un senso di angoscia così forte
che m'è parso d'udire, in quell'istante,
l'amplesso d oloroso della morte,
che mi stringesse e mi dicesse:“Tanto, tanto t'illudi della vita e della sorte,
misero mortale: sei passeggero!”Raimondo Piras
3° premio ex aequo 1959 (Campidanese)