VENTOVento che col tuo mugghiare
la mente, l'anima, il cuore mi hai toccato
e mi hai fatto meditare sull'infinito,
fermati! Perché così infuriatocorri e non ti plachi. Chiedere
ti volevo come hai iniziato
la corsa senza fine e chi darti
tale dura condanna ha voluto.Ma procedi il viaggio nel pianto
perché forse anche tu hai segreti
e cose da raccontare a te care;e sembra che nel tuo linguaggio tu voglia dire:
il non poter sostare quanto è duro!
Anche se di corsa, vento, quante cose dici!
Pietro Mellino
1959