A Ozieri terra di poesia
1
Ozieri: come nelle primavere
i frutteti in fiore ti regalano
ondate di profumo; ridente
gemma del Logudoro, tu emani
il profumo di mille poesie,
il tuo raro incanto in gran quantità.2
Poesie di sere d’estate
di passeggiate, di donne particolari,
di feste affollate e di gare
di fattorie nella lontana pianura,
di grandi terreni con in mezzo il fiume,
di vacche che pascolano accanto al rio.3
Poesie di campi di grano,
di ninnare di spighe, di trattori,
di trebbie in moto, di sudori
per il costante lavoro, di canzoni
che parlano di speranze e passioni
quando lampeggiano le falci e gli aratri.4
Poesie di vecchi sempre amici
di piazza Cantareddu, dove a gruppi,
discutendo dei tempi passati
si mettono a sedere con le mani sulla pancia,
mettendo in mostra il corsetto e la cravatta
il lungo berretto con l’antico orbace.5
Dagli alti cipressi che al movimento
offrono la loro cima del vento e della brezza
la tua festeggiata Madonnina
invia tanta luce di poesia,e
nell’amore della santa Croce
veglia e a tutti offre rimedi.
Foricu Sechi – Nughedu S.Nicolò (Premio Ozieri 1956)